E se anche tu fossi uno schiavo inconsapevole e dormiente?

consapevolezzaCaro amico/a, se ti domandassi: ti senti un essere libero? Posso immaginare che la tua risposta sarebbe “SI”

E allora, col tuo permesso, vorrei farti alcune domande:

– Chi ha deciso i vestiti che hai in questo momento addosso?

– Chi ha deciso il tuo lavoro?

– Chi ha deciso il tuo modo di amare e di pensare?

L’argomento di cui stiamo parlando mi sta particolarmente a cuore ormai da tempo, e tra poco anche tu scoprirai il perché…

…Nasciamo, ed in base alla nazione, alla città e alla famiglia ci ritroviamo con una confessione religiosa che non abbiamo scelto noi. A Dio, Buddha o Allah ci crediamo a scatola chiusa. E’ così è basta. E’ un messaggio che ci è stato donato da piccoli ed è stato condizionato nel tempo continuamente dall’esterno.

E i giudizi che riceviamo?  Quelli che rimbalzano costantemente nel nostro cervello, nei nostri pensieri?

Magari da piccoli ci avevano detto continuamente che eravamo disordinati, e visto che da bambini non era una nostra priorità mettere in ordine i giocattoli (al limite lo era per i genitori) abbiamo preso la cosa per vera e siamo cresciuti con questa convinzione da confermare e realizzare.

Eh si … Ogni singolo giorno facciamo tutto il possibile per confermare a noi stessi, e realizzare agli occhi del mondo intero, tutto quello che crediamo appartenga a noi stessi.

Quando i nostri figli non si “comportano bene” potrebbero uscire frasi come “Guarda Leopoldo che è tanto bravo e si mette il berretto di lana”. Poi ci chiediamo come sia possibile che nostro figlio abbia paura del giudizio degli altri.

Ad un adolescente dirgli “sei un bambino!” Quanto da fastidio?

E ancora…Sei tu che hai scelto la scuola che hai frequentato o sei stato influenzato da qualcuno? (ad esempio i genitori, maestri, amici…)

E il lavoro che fai?

Lo so, sto generalizzando, ma voglio spiegarmi attraverso un paio di esempi: Negli anni novanta, in quella stagione giudiziaria denominata “mani pulite” molto sfruttata dai mass media, fece registrare un aumento considerevole delle iscrizioni alla facoltà di Giurisprudenza.

Inizi a capire?

Ed il Boom che c’è stato nell’arredamento degli Open Space? O della grande cucina all’americana? …Happy Days ha cambiato i nostri gusti…

Potrei fare innumerevoli esempi, ma alla fine il denominatore comune e’ che se fossimo nati in condizioni diverse avremmo probabilmente una vita diversa.

Penserai … “Bravo, hai scoperto l’acqua calda!”

Ma non è il consapevolizzare o no tutto questo che fa la differenza, ma le scelte individuali che decidiamo consapevolmente di apportare a questa consapevolezza.

Un bambino non nasce con la paura del giudizio, la paura del rifiuto, la paura di non essere all’altezza (altrimenti non potrebbe imparare a camminare), sa solo piangere e ridere, (ti ricordo che …Un bambino non ha mai fatto nessuna scuola di formazione o di master della risata) e nasce con un cervello che è semplicemente un foglio bianco, pronto ad apprendere ciò che l’influenza esterna “scriverà” inizialmente per lui.

Crescendo, entra in un certo schema “Bastone/Carota” ossia:

Se fai una cosa come dicono i Genitori: PREMIO

Se Non fai una cosa come dicono i Genitori: PUNIZIONE.

Il tutto in base a cosa? In base alle loro regole comportamentali -avute a loro volta in “eredità” da i propri genitori – società – maestri…

Tra la paura di non ricevere il premio “se non mi comporto così” è la paura di ricevere la punizione come cresciamo?

Ecco il risultato:

Da adulti, purtroppo, molte persone vivono con la limitazione di agire e con delle preoccupazioni sul giudizio o sul rifiuto che eventualmente potrebbero avere gli altri su ciò che loro potrebbero fare! (Conosci una schiavitù peggiore di questa?)…

E’ come se ci fossimo sporcati con l’andare del tempo, e’ come se avessimo sporcato la Nostra vera Essenza, coprendoci di paure non nostre…

E se tra cinque minuti avessi la possibilità di incontrare il tuo “IO” di quando aveva otto anni?…

Cosa ti direbbe osservandoti? E tu?

Non so se ti sia mai capitato di riflettere…

…Quanti dei tuoi sogni si siano realizzati… e quanti invece si siano persi?

Con il senno di poi tutti possiamo dire di esserci nascosti dietro le storie che “ci siamo  raccontati” per evitare di affrontare le nostre paure.

Personalmente se incontrassi il mio “IO” bambino lo osserverei, guarderei i movimenti, cercherei di capire come facesse a creare con la propria fantasia i giochi più strani, come potesse osservare per ore ed ore la pioggia o la luna dalla finestra, quando in realtà oggi non sarei neanche in grado di guardarla per più di tre secondi…

…Gli chiederei come potesse ascoltare infinite volte una canzone solo perché gli piaceva e soprattutto gli chiederei cosa volesse fare da grande, che emozioni gli sarebbe piaciuto provare maggiormente, se avesse voluto avere un cane, un gatto o una mucca…

…Guardati intorno … Chi è che sta bene? Coloro che sono maturati con la mentalità del bambino innocente e non coloro che si sono fatti narcotizzare dal sistema.

Trova il modo di vedere il Film “Faccia a Faccia” con Bruce Willis… Racconta la storia fantasiosa di un uomo di 40 anni che incontra il suo “IO” bambino di 8 … Ed inizia a capire il perché di alcuni suoi comportamenti cinici…

Guarda questa scena

sei-schiavo-finale

Tutti possiamo aver vissuto attimi che hanno cambiato il nostro modo di vivere, ma questo non deve esser la scusa per non agire verso quello che sogniamo. Finché rimane una scusa rimaniamo fermi.

Sicuramente anche tu non sei responsabile dalle ripercussioni che hai subito dell’ambiente – cultura – religione e società nella quale sei nato, ma lo sarai se responsabilmente non farai qualcosa per porvi subito rimedio.

E su questo ti rimando alla prossima settimana 😉

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