Sei vivo? Vuoi vivere nel presente?

Vivere-nel-presenteAl giorno d’oggi esistono molti libri che sottolineano quanto sia importante vivere il presente pienamente e non avere la testa rivolta costantemente al passato o al futuro. A parole tutto facile, poi subentra la realtà quotidiana, i pensieri, le cose da fare dal punto di vista lavorativo, le preoccupazioni, gli amori mancati, le paure e la nostra mente inizia a creare delle proiezioni sul futuro o vive nel passato.
Nel film Kung Fu Panda in uno dei passaggi principali si può ascoltare questa frase : “ti preoccupi troppo di ciò che era e ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia, domani e’ un mistero , ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”.

Bellissima vero?!? Ma come si fa?!? “Me lo paghi tu l’affitto (o la rata del mutuo)?!? e le tasse ?!? E da mangiare per me e la mia famiglia?!? ” Qualcuno potrebbe pensare…
Alcuni giorni fa alla domanda “Quando sei felice?” fatta ad un gruppo di bambini tra i 5 e i 10 anni, tutti hanno risposto all’unisono : “SEMPRE!!!!!”
C’è da farsi una domanda….

Ci sarà mica una connessione tra il fatto che i bambini siano felici e quello che sino a 7 anni circa non ci sia la concezione del tempo?
Ci sarà mica una connessione tra il fatto che i bambini siano felici ed il fatto che i bambini sorridano circa 400 volte al giorno, mentre l’adulto di media 20?

Anche i bambini come gli adulti possono esser attaccati agli oggetti, ma dimenticano facilmente se per caso l’oggetto si rompe o sparisce….
E allora?
Nel momento in cui un bambino frequenta la terza elementare gli viene insegnata la “storia”, quindi da quel momento in poi è richiesto a scopo didattico la “conoscenza del tempo”,  ma fino a quell’istante per i bambini “ieri” equivale a 1 anno fa e viceversa.
Una mattina mio figlio Gabriele a 6 anni entro’ in camera da letto e si distese sul letto guardando il soffitto. Ad un certo punto mi disse:  “Papà, ma il ragno che c’era ieri nell’angolo lassù non c’è più?”.  Lo guardai con stupore perché è vero che in quell’angolo che Lui indicava c’era stato un ragno…  Ma era successo 3 anni prima e lo avevo tolto il giorno dopo che lo avevamo visto.
Lui si ricordava il ragno…  Noi non solo non ricordiamo cosa abbiamo mangiato ieri sera, ma tra un po’ neanche quando abbiamo detto l’ultima volta “Ti Amo”.

Conosci persone che Trascorrono tempo a crucciarci su eventi passati che non possono più cambiare oppure si preoccupano di ciò che possa accadere in futuro? In questo modo nel nostro cervello iniziano a coabitare centinai e centinai di pensieri che spingono in direzioni diverse e che creano pesantezza ed ansia. Risultato ??? Lo sfinimento! Lo stress che porta ad essere poco lucidi e a dedicare del tempo a cose superflue tralasciando quelle più importanti come ad esempio STARE BENE !

A molti è successo di affrontare appuntamenti di lavoro pensando ai propri problemi personali o viceversa, tornare a casa, trascorrere del tempo con la persona amata o con i figli pensando però al lavoro o alla situazione finanziaria. Tutto questo crea enorme pesantezza.
Quando ci concentriamo invece su quello che abbiamo di fronte, non importa se lavorativo o legato al divertimento, quando stiamo con i nostri cari, quando siamo in fase creativa, le ore sembrano volare. E’ come se al mondo esistesse solo una cosa: quella che stiamo facendo in quell’istante, assaporata sino in fondo e , caso strano, viene svolta con il massimo impegno che presagisce spesso il massimo risultato.
Se abituiamo la nostra mente a vivere il presente (direzionato verso ciò che desideriamo) disporremo di una grande energia a Qualsiasi ora della giornata.
Sono i momenti in cui siamo in pace con noi stessi.
Non significa che un bambino non si disperi. Forse lo fa più degli adulti. Ogni età ha i suoi problemi e la macchina che viene incidentata di “un grande” nel parcheggio equivale per il bambino alla macchinina preferita che si rompe. Sono giocattoli per entrambi. 🙂
Vivere nel presente non significa annientare il passato.

Se una persona vive nel passato allora e’ automatico rovinare il presente, ma se una persona ignora il passato, rischia di rovinare il futuro perché come gli alberi che oggi ammiriamo hanno creato le loro radici molti anni fa, anche il nostro destino e’ nutrito dalle radici del passato.
Ho capito che non serve a nulla fare i passi verso il successo se poi si perdono i primi passi dei propri figli. Che senso ha comprare una casa bellissima se non ne condividiamo il calore o lo facciamo solo 1 giorno alla settimana? Ci sono persone di successo conosciute a tutti tranne che ai loro famigliari che pranzano in Autogrill (a qualsiasi ora) e trasformano le propria abitazione in un dormitorio.
Ci sono persone che hanno soldi a palate ma hanno venduto la loro anima.
Non sto dicendo che non bisogna guadagnare , anzi…. ma che è utile volgere lo sguardo a ciò che amiamo e non a ciò che ci manca. Non ci si può più rifare del tempo perduto.
Sono convinto che tutti abbiamo i nostri talenti, qualcosa per cui siamo portati.
Più ci allontaniamo dai nostri talenti, più vivremo una vita piena di stress paure ed insoddisfazioni. Quando invece ci volgiamo verso quello “per cui siamo nati” le nostre energie si autorigenerano da sole, i desideri si realizzano con leggerezza e si possono attrarre le circostanze che fanno la differenza.
Metodi per vivere il presente ce ne sono tanti (così come per capire il motivo “per cui siamo nati”) e ne parleremo la prossima settimana, o se vieni ai miei corsi potrai esercitarti direttamente.
Il primo passo e’ capire che è possibile ed Analizzare il proprio percorso di vita in questo istante.

Ti lascio con una domanda:
– hai un progetto di vita con il quale ti stai godendo il presente?

Buona settimana

Un pensiero su “Sei vivo? Vuoi vivere nel presente?

  1. Guido Grassi dice:

    Chi è maestro nell’arte di vivere fa poca distinzione fra il proprio lavoro e il proprio gioco, la propria fatica e il proprio divertimento, la propria mente e il proprio corpo, il proprio studio e il proprio svago.
    Quasi non sa quale sia dei due.

    Egli persegue semplicemente il proprio ideale di eccellenza in tutto quello che fa, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando.

    Ai suoi occhi, lui, sta facendo entrambi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *