IL LIBRO PIU’ IMPORTANTE CHE DEVI LEGGERE …

IL LIBRO PIU’ IMPORTANTE CHE DEVI LEGGERE …

… ha un capitolo che potrebbe riguardarti

Giungere al successo o perdere amicizie o partner hanno lo stesso punto in comune!

IL LIBRO DELLE REGOLE, delle tue regole interiori: è la guida non solo delle tue azioni, ma anche le tue emozioni.

Ad esempio, se trovi un portafoglio in strada obbedisci al tuo libro nel portarlo ad un posto di Polizia o intascarti i soldi e buttarlo nella spazzatura.

Obbedisci al tuo libro se pensi che nella coppia è giusto stare insieme tutte le sere, oppure è giusto ritagliarsi degli spazi personali almeno 1 volta alla settimana.

In questo libro c’è un capitolo molto importante che è quello delle rigidità emozionali.

Ragiona con me: vai ad un corso dove non conosci il relatore e la persona che te ne parla fuori dalla sala ti dice: “Molto Bravo.. un po’ maleducato, Usa ogni tanto un po’ di parolacce nella sua comunicazione”.

Che cosa pensi non appena ascolti la prima parola maleducata?

Hai visto! Aveva ragione!”
La tua mente dopo il giudizio ricevuto sul trainer si focalizza su tale negatività presunta e sul giudizio su questo relatore.

Ogni essere umano, istintivamente, cerca conferme a quello che crede o che gli viene propinato se lo ritiene possibile, perché le conferme generano sicurezza.

Alcuni giorni fa Luigi, titolare di una piccola azienda, in un incontro di coaching mi disse che 2 suoi collaboratori non riferivano quanto accadeva nel loro ufficio. A mia domanda sulla motivazione, lo stesso cocciato intelligentemente rispondeva che i suoi collaboratori non lo facevano per paura della sua reazione.

Tale sospetto in passato aveva portato Luigi ad esercitare un controllo più ampio sui propri collaboratori e la conseguenza era stata che le omissioni erano aumentate con conseguente sua incazzatura.

Riceveva costantemente la conferma che queste 2 persone non meritassero fiducia e non si accorgeva che più in lui mancava la fiducia nei confronti del prossimo, più il prossimo si comportava in modo tale da non meritarla secondo i canoni (libro delle regole) dello stesso Luigi.

Durante l’incontro gli chiesi, facendo riferimento al suo aumento di fiducia nei confronti degli altri: “Sei cambiato?”.

A risposta affermativa, ho reagito affermando “Anche Loro! Soltanto che non gli permetti di dimostrartelo”

Chi vive in un mondo di regole rigide alle quali tutti devono obbedire, non vive in un mondo di piacere perché spesso il “prima il dovere poi il piacere”, lascia spazio a “prima il dovere poi il dovere”.

Chi vive in un mondo di regole rigide richiede un rispetto basato sul proprio “libro delle regole” e non su quello degli altri. Si pretende, ma non si da, nascondendosi dietro la frase “E’ una questione di rispetto”.

Chi vive in un mondo di regole rigide non si accorge che ogni dittatura, ha prima o poi una ribellione che agli inizi è sopita e nascosta, ma successivamente, nel momento di dolore massimo, esce fuori scatenando le ire del dittatore.

Chi vive in un mondo di regole rigide, spesso ne è schiavo in primis e per obbedire al proprio libro delle regole rinuncia ai piaceri della vita, alla leggerezza.

Chi vive in un mondo di regole rigide spesso vive in un mondo di paura, con regole che se hanno una dipendenza esterna, possono influenzare il comportamento togliendo potere invece che aumentarlo.

Qual’è il contrario della rigidità? Lo so che d’impatto ti verrebbe da rispondere la flessibilità.

E’ normale rispondere così, senza accorgersi che la rigidità è dentro la flessibilità.

Immagino già la tua espressione stile “che cazzo stai dicendo Willis?” stile Arnold.

Una persona flessibile, sa quando è giusto essere rigidi e quando è giusto essere morbidi.

Chi vive nella rigidità, vive in un mondo piccolo.

Esiste anche un altro mondo piccolo che è quello dei “molli”. Questi ultimi “per assurdo” hanno un grande punto in comune con i rigidi.

I “molli” si fanno mettere i piedi in faccia da tutti, i rigidi si fanno mettere i piedi in faccia dalle proprie regole (molte volte non create neanche da loro).

Esercizio della settimana:

Rifletti nei momenti di atrito con le altre persone, se vuoi imporre le tue regole o qualcuno vuole imporre le sue. Cerca di capire come e dove nascono sia in te che nell’altra persona. 

Non ti chiedo di verificare se tali regole siano giuste o sbagliate, ma di consapevolizzare che esistono e che gli atriti nascono solo perchè si hanno 2 punti di vista diversi sulla stessa cosa.

Buona giornata

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *